LETTERA DEL PRESIDENTE: "QUANDO IL LAVORO PAGA"

Voglio rifarmi alle parole del mio omonimo Gianluca nonché protagonista, assieme a tutti voi, di un’entusiasmante stagione sportiva, per complimentarmi con la squadra ed il coach per l’importante risultato ottenuto.
Creare una squadra ex-novo è già di per sé difficile, ma trasformare una squadra in un gruppo, e per di più vincente, è ancora più impegnativo; occorrono dirigenti capaci ed entusiasti, occorre un coach competente, motivatore, leader all'interno dello spogliatoio, ed è fondamentale disporre di giocatori bravi, seri, onesti e soprattutto appassionati di questo bellissimo sport che è il basket.
Un gruppo unito si forma dopo mesi e mesi di duro lavoro, sacrificio, impegno, rinunce, litigi tra compagni e con le rispettive compagne, e tutto ciò viene fatto perchè si ha passione, perché si crede in determinati valori che lo sport insegna e che avete dimostrato di aver ben recepito. Il coach mi ha detto che il merito di questo risultato è tutto vostro, e non posso dargli torto, ma vorrei riconoscerne una grossa parte anche a lui, che ha dimostrato lo stesso vostro impegno e serietà; non bisogna mai dimenticare che anche i migliori giocatori hanno bisogno di una guida, e il coach è stato più di una guida, ha messo la sua esperienza al vostro servizio, vi ha incitati, rimproverati, vi ha fatto crescere sia sul piano sportivo che umano.
Oltre a ciò, avete anche avuto il merito di far riaffiorare la mia passione per il basket, rimasta colpevolmente in naftalina dai tempi dell'ultima finale scudetto giocata dalla Scavolini contro Bologna... è passato qualche anno, ma sono contento di essere tornato a seguire questo sport, una disciplina che, rispetto ad altre, ancora ti permette di portare la famiglia al palazzetto, dove un allenatore può portare il figlio in panchina senza che nessuno si sorprenda, perchè, non dimentichiamolo, in fondo è sempre un gioco, e ciò che più conta, ai nostri livelli, è divertirsi, e se poi si ottengono anche i risultati ... non fa mai male.
Infine ringrazio anche i tifosi, le giraffe ubriache, che hanno seguito la squadra ovunque e l'hanno sempre sostenuta, facendola sentire meno sola anche nelle trasferte più lunghe, e spero siano presenti ancora più in forze anche il prossimo anno.
Un grazie di cuore a tutti ed arrivederci alla prossima stagione.
Il Presidente, anzi, il vostro primo tifoso!